Piante da interno

Prima di iniziare

La Natura svolge il proprio ciclo negli spazi aperti … non è facile per le piante, anche quelle meno esigenti, adattarsi all’interno delle nostre case! Ecco alcuni suggerimenti preziosi che possono aiutare le nostre beniamine a prosperare sotto il nostro tetto per darci in cambio una bella boccata d’aria fresca!

La Luce

fr_az0224_0_0.jpgColpendo obliquamente i vetri, la luce del sole perde la sua intensità. Il risultato è che la maggior parte delle piante d’appartamento soffre di mancanza di luce. Ciò si traduce in una decolorazione del fogliame e di un allungamento esagerato degli steli che si allungano orientandosi in direzione della sorgente luminosa.

La mancanza di fioritura, perdita precoce di gemme, inspiegabile caduta delle foglie e giovani foglie di piccola dimensione possono essere problemi causati da una insufficente intensità della luce.

Attenzione, la luce genera calore. Da maggio a settembre, evitare l’esposizione diretta delle piante d’appartamento. Ombreggiare legegrmente le finestre per assicurare un filtraggio efficace ed evitere ustioni sul fogliame.

Le piante da appartamento soffrono maggiormente dalla mancanza di luce durante l’inverno. Poter fornire loro una dose extra di luce (utilizzando ad esempio speciali lampade per acquario) per 6-12 ore al giorno in funzione della quantità di luce naturale della stanza può risolvere il problema.

In una stanza scarsamente illuminata o con collocazioni distanti tra i 2 e 3 m dalla finestra, preferire specie poco esigenti per la luce come ad es: Adiantum , Aglaonema, Anthurium, Aspidistra, Asplenium, Blechnum, Cissus, Cyrtomium, Episcia, Ficus pumila, Fittonia, Hedera (foglie verdi di edera), Pellaea, spikemoss, ecc. In generale, le piante con fogliame verde scuro sopportano meglio la mancanza di luce rispetto alle altre.

Un consiglio: attenzione, i nostri occhi ci ingannano circa l’intensità della luce ambiente. In una stanza, l’intensità della luce diminuisce in modo esponenziale (per il quadrato della distanza) all’aumentare della distanza dalla finestra. Ad esempio a 2 metri , è quattro volte inferiore che tra 0 e 1 e a 3 m, diminuisce di nove volte! Non collocare la pianta in un angolo di una stanza e soprattutto mai allontanarla più di 1,50 m dalla vetrata o finestra.

La temperatura

fr_az0225_0_0.jpgLa maggior parte delle specie ornamentali che si repriscono in commercio come “piante d’appartamento” si adattano molto bene tra i 16 e i 20 ° C. Reagiscono bene all’aumento caratteristico delle temperature estive a condizione che siano poste in luogo ben ventilato e generosamente innaffiate. In inverno quelle che vanno a fiore si avvantaggiano di piccoli sbalzi termici verso il basso (14/15 ° C), soprattutto di notte, in quanto viene favorita la formazione dei boccioli

Le piante “mediterranee” come agrumi, bouganville, cycas, olivi, oleandri possono svernare in un ambiente non riscaldato purchè protetto dal gelo. In ogni caso esse mal si adattano alla normale temperatura delle nostre case.

Con l’aumentare della temperatura della casa si ha una conseguente diminuzione del grado di umidità dell’aria.

Si raccomanda di inumidire regolarmente il fogliame (mattino e sera) quando in un ambiente si è costantemente sopra i 22 ° C.

Un consiglio: mantenere distanti le piante d’appartamento da fonti di calore (es.: termosifoni, impianti di riscaldamento a pavimento, convettori ecc..) che producono come effetto l’essiccazione dell’aria. Questa condizione è molto mal supportata dai vegetali e porta alla repentina caduta del fogliame (senza decolorazione).

Piante che depurano l'aria

Le piante collocate poste all’interno degli ambienti catturano, grazie alle proprietà elettrostatiche delle foglie, fino al 20% della polvere sospesa nell’aria. Vengono in special modo “filtrate” le particelle più fini, quelle che sono in genere più nocive e pericolose per la respirazione. La presenza di piante in un ambiente può ridurre il senso di mal di testa e di pesantezza agli arti che si avverte in ambienti poco ventilati.

Grazie alla attività metabolica molto elevata, kentia, fiore della luna, edera, palma da dattero risultano particolarmente adatte per migliorare la qualità dell’aria di una stanza.

Diversi studi scientifici hanno confermato, per alcune specie di vegetali, la capacità di assorbire le sostanze nocive presenti negli ambienti della nostra vita quotidiana in una percentuale che varia dal 10 al 70%.

La formaldeide è in gran parte neutralizzata dalla felce di Boston e dall’Aloe, ma anche da: palma nana, bambù, Dracaena deremensis e Fico piangente.

Il benzene viene assorbito principalmente dall’edera, dai fiori della luna, anthurium, dal Pothos, e dalle viti d’appartamento.

Il contenuto di monossido di carbonio è diminuito di: schefflera, sanseveria, e anthericum.

Il consiglio: recenti studi recenti hanno dimostrato che le sostanze inquinanti che le piante assorbono durante la respirazione vengono degradate con l’aiuto dei batteri che vivono nella rizosfera. In pratica con l’aumentare della dimensione del vaso, cioè con un grande volume di terreno, si ha una maggiore quantità di batteri.