Roseti

Rubrica: i piaceri delle rose.

Rosai, una passione per sempre

Questa è davvero una passione che l’uomo ha da sempre! Per certo le rose erano già coltivate in Persia e in Cina, 5000 anni fa. In Grecia sono state trovate tracce, risalenti all’età del bronzo, della loro coltivazione.

La Rosa è carica di antichi significati, ovunque è sinonimo di seduzione. Ad Atene è il fiore di Afrodite la dea dell’amore; a Roma è legata a Venere. I testi romani raccono che la rosa era originariamente bianca, ma che è stato accidentalmente macchiata da Cupido ha versato su di essa un bicchiere di vino!

I Romani erano appassionati del profumo della rosa, lo spargevano negli ambienti e anche se ne riempivano le tasche. Sono state trovate ovunque corone e ghirlande di petali. Paparazzi ben informati dicono che la prima notte d’amore tra Marco Antonio e Cleopatra aveva come teatro un “letto” di petali di rosa dello spessore di 45 centimetri!

La rosa era anche emblema di complicità segrete tra addetti ai lavori: se ad esempio nel corso di un banchetto veniva esposta sotto il sigillo di Arpocrate, il Dio benevolo del Silenzio, gli ospiti sapevano che si doveva mantenere il segreto sugli argomenti trattati!

ATTORNO AL MONDO

Un simbolo universale!

La rosa è il fiore nazionale di molti paesi: Inghilterra (la Rosa dei Tudor), Stati Uniti, Finlandia (la rosa bianca), ma anche Bulgaria, Romania, Maldive e persino Iraq.

PER I GIORNI DI PIOGGIA

Le Roman des roses

”Le Roman des roses”, scritto da da Alice Caron-Lambert raccoglie un vero gruppo di piccole scoperte, è un libro affascinante che ci porta ad esplorare tutti gli aspetti di queste regine dei fiori, poeti ispiratori e profumieri preferiti. Consigli per il giardinaggio, piccola e grande storia, la botanica, la decorazione … e anche prelibatezze culinarie: ci sono elementi a sufficienza per più di un pomeriggio piovoso!

VERO

Nomi di battesimo

Molte città francesi devono il loro nome alla presenza al loro interno di grandi giardini storici di rose: Fontenay-aux-Roses (Hauts-de-Seine), L’Hay-les-Roses e Mandres-les-Roses (Val-de-Marne), Veules-les-Roses (Seine-Maritime), Chigny-les-Roses (Marne), e anche Rosendaël (Nord, ora fusa con Dunkerque).

INSOLITO

La rosa blue

Se davvero una rosa ha fatto fantasticare poeti e botanici, questa è la leggendaria rosa blu!

In natura non esiste, semplicemente perché le rose non sanno come produrre la delfinidina, che è il pigmento primario che nei fiori origina il colore blu. Quelle che tradizionalmente si potevano acquistare presso i fiorai, fino a poco tempo fa, non erano altro che rose bianche immerse in un colorante blu … !

Eppure la posta in gioco è alta: nella mitologia slava, è sufficiente offire una rosa blu a Baba Yaga per vedere tutti i propri suoi desideri tramutarsi in realtà …! In tutti i paesi, la rosa blu è diventata sinonimo di mistero, eterna speranza, anche di raggiungimento dell’impossibile. Si crede sia anche in grado di donare la giovinezza a chi la possiede!

Molti ibrididazioni sono state tentate per ottenerla (la Blue Moon ne è un esempio abbastanza noto), ma il risultato finale era sempre più vicino al lilla che al blue!

Ora è il settore dell’ingegneria genetica che si è mobilitato per ottenere la prima vera rosa blu. L’Australia e il Giappone hanno condotto una sperimentazione congiunta che dopo 13 anni di ricerca, nel 2004, ha ottenuto il primo risultato apprezzabile.

In poche parole, il gene che produce la delfinidina è stato clonato da una petunia e inserito in una rosa a fiori malva , la “Cardinal Richelieu”. Hanno quindi dovuto inibire la produzione del pigmento rosso, la cianidina, per evitare che il fiore diventasse bordeaux! Ora è un viola molto scuro … Dai, ci siamo quasi! …