Piante da interno

Piantare, seminare

Le piante da interno sono coltivate su substrati di coltivazione o terricci. Si tratta di una miscele di materie prime diverse: torba bionda, torba bruna, corteccia compostata, vermiculite, perlite, compost, fibre di cocco, pozzolana, ecc. Questi elementi possono variare tra loro a seconda della destinazione d’uso e svolgono un ruolo fondamentale per ottenere piante di alta qualità.

Come scegliere il terriccio

fr_az0226_0.jpgCome indicazione di carattere generale, si noti che un buon terriccio non può essere composto da meno di quattro materie prime. Controllare la composizione riportata sulla confezione e guardarsi dal scegliere quelli di “primo prezzo”, che spesso si rivelano deludenti per la qualità. Un terriccio deve poter combinare diverse caratteristiche talvolta tra loro contraddittorie che lo rendono un prodotto di alta tecnologia.

  • deve fornire una struttura sufficentemente solida per assicurare il buon ancoraggio della pianta, nel contempo deve essere ben ventilato per permettere alle radici di respirare.
  • deve riuscire a trattenere una adeguata quantità di acqua ed evitare di seccare troppo rapidamente, senza creare ristagni.
  • deve rendere disponibili gli elementi nutritivi alle piante, ma contemporaneamente deve essere in grado di evitare il loro dilavamento con l’acqua di irrigazione.

Utilizzando il terricci KB, composti da miscele di torbe con caratteristiche diverse, bagnanti e compost verde siamo in grado di assorbire più acqua ad ogni irrigazione e mantenere più a lungo nel tempo il corretto grado di umidità. Un consiglio: allo scopo di valutare empiricamente la qualità del terriccio basta raccoglierne una manciata e impastarlo leggermente con le dita. Esercitando una leggera pressione tra le dita e il palmo della mano si dovrebbe percepire un senso di elasticità e l’assenza di grumi compatti.